martedì 23 novembre 2010

La favola di Nosarbo


Io credo questo.

C'era una volta un'azienda stabile e seria. Non un'azienda colossale, ma semplicemente una buona realtà. C'era poi una sciagurata decisione di vendere questa buona realtà perché il fatturato era leggermente diminuito negli anni, sebbene fosse sempre discreto. C'era infine una banda di criminali che, sfruttando una legge del 2005 detta "ristrutturazione del debito", ha distrutto aziende, famiglie e gli stessi dipendenti dell'azienda che aveva rilevato, senza contare tutto il buon nome acquisito negli anni gettato nel cesso e mandato giù nelle fogne. C'era un amico che non so come, aveva previsto tutto e in un piazzale mi aveva predetto le caratteristiche delinquenziali dei compratori (vero Zimò??). C'erano infine i miei che sono stati "fortunati" e hanno potuto avere la loro agognata cucina in "soli" sei mesi. Sì, fortunati. Perché tantissime altre persone non hanno ancora ricevuto niente - e magari hanno arredato l'intera loro casa - ed hanno cominciato da mesi a pagare il finanziamento che avevano chiesto. Stanno pagando per beni che non sanno nemmeno se riceveranno. Questa non è una favola anche se è cominciata con "c'era una volta". Questa è la triste realtà, conseguenza di una legge che, sebbene per pochi è stata d'aiuto (ha permesso ad alcuni clienti di avere i beni anche se con ritardo mostruoso, anziché perdere l'anticipo per colpa di una bancarotta ed ai dipendenti di non perdere il posto di lavoro anche se non hanno ricevuto i loro salari per mesi), per moltissimi è stata un autentico disastro: aziende fornitrici che hanno chiuso per mancati pagamenti a loro dovuti, famiglie sul lastrico per aver speso i risparmi di una vita senza avere i beni, il buon nome di un marchio che era la storia di Arezzo. Già il nome non mi piaceva, troppe zeta che ricordano qualcos'altro. Ma la pubblicità inganna: TV, giornali, cartelli lungo le strade, ti portano a credere che la ditta è ottima. Un augurio di cuore a questa Banda Bassotti di finire in galera a vita, di ricevere cento volte tanto quello che hanno inflitto alla povera gente che ha avuto la malaugurata idea di entrare nei loro locali. Si sa benissimo però che ciò non avverrà e che anzi, loro riusciranno a rifare le stesse cose. Perché quando la politica si mischia col business, esce fuori sempre un gran bel caos.

Provare per credere, il loro slogan: mai parole furono più azzeccate.

1 commento:

zimò ha detto...

Grande mitch