lunedì 27 agosto 2012

Furbetti regionali...

Ed eccoci testimoni di un'altra furbata, degna della rubrica Ansa "L'Italia dei furbetti". Prestino attenzione a questo testo un pò tutti ma specialmente coloro che come me nel 2009 hanno acquistato un'auto nuova a doppia alimentazione benzina/gpl oppure benzina/metano: la nostra amatissima regione Toscana così all'avanguardia in tutto ha pensato bene di concedere l'esenzione dal pagamento del bollo auto per cinque annualità (inquini meno con il gpl e il metano e con una cilindrata minore quindi vai premiato e fin qui tutto sarebbe giusto) per poi richiedere adesso il pagamento di bolli vecchi mai pagati.
E' una cosa fantastica: prima ti dicono che a quelle condizioni non pagherai il bollo per cinque anni, dopo tre anni ti mandano una lettera "bonaria" ma minacciosa (vedi primo e secondo allegato) in cui ti dicono di pagare il bollo che non hai pagato!
Se il destinatario di tale missiva non si cura di protestare e indagare, ti allegano già un bollettino precompilato (vedi terzo allegato) per facilitarti il pagamento. In caso contrario "... verrà attivato il procedimento di recupero coattivo mediante iscrizione a ruolo del credito tributario" ecc. ecc.
Quindi per la regione Toscana non esiste la presunzione di innocenza ma la presunzione di colpevolezza. Cito testualmente Wikipedia: "La presunzione d'innocenza è un principio del diritto penale secondo il quale un imputato è considerato non colpevole sino a condanna definitiva ovvero sino all'esito del terzo grado di giudizio emesso dalla Corte Suprema di Cassazione. L'onere della prova spetta alla pubblica accusa, rappresentata nel processo penale dal pubblico ministero. Non è quindi l'imputato a dover dimostrare la sua innocenza, ma è compito degli accusatori dimostrarne la colpa, almeno in linea di principio."
Mi sembra quindi chiaro che il cittadino non è stato tutelato in questo caso. Non si dovrebbe scomodarsi per andare all'Aci a dimostrare di essere nel giusto (cosa che poi nel mio caso è avvenuta, vedi quarto allegato) bensì dovrebbe essere la regione a verificare con i dati che ha in suo possesso se sia il caso o meno di mandare certe lettere minatorie.
All'Aci mi hanno detto che ero assolutamente nel giusto ma che certe ricerche sono effettuate da un computer che in automatico fa partire queste lettere. Ah, ecco! La colpa è del computer! Tutto chiaro adesso!
Ma la colpa non sarà di chi lo programma?

N.B.: Ovviamente negli allegati ho coperto i dati sensibili ma rendono bene l'idea lo stesso.




Nessun commento: